di Luciano Giambartolomei
Generalità sui costi
La parte più appariscente del processo produttivo consiste nella trasformazione delle materie prime in prodotti finiti.
Durante questa fase l’azienda sostiene costi tipicamente legati al prodotto: costi delle materie prime, costi della manodopera diretta operante alle macchine, costi relativi alla forza motrice, ecc. Questi costi sono dei costi variabili perché variano al variare del volume di produzione.
Ma prima ancora di iniziare la lavorazione di uno specifico prodotto l’azienda ha dovuto sostenere dei costi per darsi una adeguata struttura tecnica (macchine), organizzativa (dirigenti e quadri aziendali) e di sviluppo (mezzi promozionali, ricerche). Questi costi sono detti costi fissi perché restano costanti al variare del volume di produzione.
Giuliano Giambartolomei |
La discriminazione fra costi variabili di prodotto e costi fissi di struttura si è rilevata come un potente strumento di analisi dei fatti aziendali perché consente di collocare i costi in un preciso quadro di riferimento permettendo l’attivazione di un attendibile modello economico dell’attività aziendale.
E dall’uso di questo modello derivano decisioni operative capaci di influire positivamente sulle politiche produttive e commerciali, sulla definizione di combinazioni ottimali dei fattori produttivi, sulla redditività del processo.
In particolare la conoscenza dei costi fissi permette di:
• Esprimere il grado di elasticità dei costi aziendali nelle varie ipotesi di variazione dei volumi di produzione.
• Stimolare gli organi decisionali ad assumere quelle scelte che siano capaci di saturare al massimo la struttura aziendale perché alla sua piena utilizzazione è legata l’economicità del processo produttivo.
L’applicazione sempre più frequente di sistemi basati sulla distinzione fra costi variabili e costi fissi sta finalmente riducendo il ruolo devastante giocato dai sistemi che nell’illusorio tentativo di pervenire alla conoscenza del “costo complessivo” coprono di nebbia anche le poche informazioni contabili di cui gli imprenditori dispongono.
Prima di approfondire l’argomento presentiamo nella tabella sottostante le diversità che caratterizzano i costi variabili e i costi fissi.
Costi variabili
|
Costi fissi
|
I costi variabili variano al variare del volume di produzione
I costi variabili sono quei costi che variano proporzionalmente al variare del del volume di produzione, che aumentano quando il volume di produzione aumenta o diminuiscono quando il volume di produzione diminuisce.
Sono tipici esempi di costi variabili quelli che riguardano:
- Materie prime
- Manodopera diretta
- Materiali di consumo
- Utensili
- Lubrificanti
- Forza motrice
- Interessi passivi su crediti concessa alla clientela
- Imballaggi
- Trasporti
- Provvigioni a rappresentanti
- --------------------
- --------------------
E’ infatti intuibile che se il volume di produzione aumenta del 10%, 20%, ecc, anche i costi di materie prime, di manodopera diretta, aumenteranno pressoché nella stessa misura.
Ed è altrettanto intuibile che se il volume di produzione diminuisce del 10%, 20%, anche i costi di materie prime, di manodopera diretta, diminuiranno nella stessa misura.
I costi fissi restano costanti al variare del volume di produzione
I costi fissi sono quei costi che almeno entro certi limiti, restano costanti al variare del volume di produzione.
Sono tipici costi fissi quelli che riguardano:
• Manodopera indiretta
• Impiegati tecnici
• Illuminazione
• Riscaldamento
• Ammortamento fabbricati
• Ammortamento impianti e macchine
• Ammortamento attrezzature
• Impiegati amministrativi
• Impiegati commerciali
• Spese postali e telefoniche
• Spese di cancelleria
• Interessi passivi su mutui
• Spese pubblicitarie
• ………………………
• ………………………
Due esempi chiariranno quanto detto:
• Se la produzione aumenta del 10% quasi sempre l’incremento può essere conseguito senza dover assumere un altro esperto di tempi e metodi di lavorazione, un altro capo reparto, un altro direttore generale.
E se la produzione diminuisce del 10% certamente questa circostanza non permetterà di ridurre del 10% le retribuzioni dell’esperto di tempi e metodi di lavorazione, del capo reparto o del direttore generale.
Perciò è lecito considerare che tali costi rimangono fissi quando il volume di produzione aumenta o diminuisce entro certi limiti.
•Se la produzione aumenta del 10% quasi sempre ciò è conseguibile senza dover acquistare nuove macchine e quindi senza dover accendere nuovi mutui per finanziare l’acquisto. E se la produzione diminuisce del 10% non per questo si può ridurre la dotazione di macchine del 10% o persuadere le banche a ridurre del 10% gli interessi passivi che l’azienda deve pagare a fronte di mutui in essere.
Perciò è lecito considerare che ammortamenti e interessi passivi sui muti rimangono fissi quando il volume di produzione aumenta o diminuisce entro certi limiti.
I costi variabili sono costi di prodotto
I costi variabili sorgono solo in dipendenza della produzione di uno specifico prodotto e sono con certezza associabili ad esso.
Infatti, possiamo dire con certezza che per produrre una unità di quello specifico prodotto l’azienda:
• Sosterrà un costo di x Euro, per quella data materia prima;
• Sosterrà un costo di y Euro, per quei minuti di manodopera diretta;
• Sosterrà un costo k Euro, per quei dati materiale di consumo;
• ………………………………………………………………………
• ………………………………………………………………………
• Sosterrà un costo z Euro, per provvigioni da pagare a rappresentanti che ha procurato la vendita di quello specifico prodotto.
I costi fissi sono costi della struttura aziendale
I costi fissi non sorgono per produrre uno specifico prodotto, ma per dotare l’azienda di una struttura produttiva, organizzativa e di sviluppo capace di realizzare i fini aziendali; fini aziendali che non si esauriscono nella produzione di quello specifico prodotto, ma che riguardano la produzione di una vasta gamma di prodotti e di servizi.
In altri termini:
•Quando si decide l’acquisto di una macchina per aumentare la capacità produttiva dell’azienda non sempre si pensa ad uno specifico prodotto alla cui fabbricazione detta macchina dovrà contribuire. Nell’arco temporale lungo cui la macchina manifesterà la sua utilità, essa servirà per produrre centinaia di prodotti diversi, molti dei quali non sono ancora nemmeno nella mente dei progettisti.
•Quando si decide di assumere un dirigente per aumentare l’efficienza organizzativa dell’azienda non si pensa ad un suo contributo volto alla produzione di uno specifico prodotto. Si pensa, invece, a trarre vantaggio della sua competenza per programmare e coordinare l’intera gamma dei prodotti che verranno fabbricati nell’esercizio in corso e negli esercizi futuri.
•Quando si decide di costituire un Ufficio Ricerche per favorire lo sviluppo dell’azienda non si pensa ad uno specifico prodotto, ma a eventuali prodotti che entreranno in fabbricazione fra 1 anno o fra 10 anni, di cui è difficile immaginare al momento le caratteristiche.
La considerazione distinta dei costi variabili di prodotto e dei costi fissi di struttura permette di cogliere il diverso meccanismo secondo cui essi si comportano al variare del volume di produzione.
Per meglio chiarire i diversi obiettivi cui l’azienda mira quando sostiene dei costi fissi possiamo procedere alle seguenti suddivisioni:
Costi fissi della struttura produttiva
Sono sostenuti per dare all’azienda una struttura in grado di garantire una data capacità produttiva.
Possono farsi i seguenti esempi:
•Quote di ammortamento di fabbricati industriali, impianti, macchine, attrezzature, mezzi di sollevamento e trasporto interno…
•Interessi passivi relativi a mutui accesi per finanziare l’acquisto di fabbricati industriali, impianti, macchine, attrezzature, mezzi di sollevamento e trasporto interno
•Leasing relativi a fabbricati industriali, impianti, macchine …
•Costi di manutenzione relativi a fabbricati industriali, impianti, macchine …
Costi fissi della struttura organizzativa
Sono sostenuti per dare all’azienda una struttura di dirigenti e quadri in grado di programmare, gestire e tenere sotto controllo i processi di espansione.
Possono farsi i seguenti esempi:
• Retribuzioni e oneri contributivi di dirigenti, impiegati e quadri intermedi;
• Costi relativi alla dotazione di procedure organizzative;
• Costi relativi a programmi di elaborazione dati;
• ………………………………………………………
•……………………………………………………….
Costi fissi di sviluppo aziendale
Sono sostenuti per garantire la continuativa presenza dell’azienda sul mercato ottenuta lanciando nuovi prodotti; creando, mantenendo ed incrementando la domanda dei prodotti dell’azienda da parte del mercato; dando all’azienda una favorevole immagine presso azionisti, banche, fornitori, clienti, consumatori, enti pubblici, comunità locali, dipendenti.
Possono farsi i seguenti esempi:
• Costi relativi a ricerche e studi;
• Costi relativi a programma di formazione del personale;
• Spese pubblicitarie;
• Partecipazione a fiere;
• ………………………………………………………
• ………………………………………………………
I costi variabili dipendono dalle decisioni “attuali” dell’imprenditore
L’imprenditore ha influenza sui costi variabili nel senso che le sue decisioni “attuali” possono determinare, limitare o annullare il loro sorgere.
Consideriamo ad esempio, il caso di un imprenditore al quale si presenti il responsabile di una grossa organizzazione commerciale proponendogli di produrre 100.000 maglie.
Tenuto conto del prezzo offerto (non troppo favorevole) l’imprenditore si riserva di dare una risposta entro un certo tempo, non escludendo alcuna delle due alternative: accettare o rifiutare l’ordine:
- Se l’imprenditore accetta l’ordine, con questa decisione influenza l’entità dei costi variabili che dovrà sostenere nel prossimo futuro. Accettando l’ordine, infatti, accetta anche di sostenere i costi di materie prime, di manodopera diretta, materiali di consumo, … necessari per produrre le 100.000 maglie.
I costi fissi non dipendono dalle decisioni “attuali” dell’imprenditore perché sono originati da decisioni prese in passato, anche se esse determinano irreversibili effetti economici sull’esercizio in corso e sugli esercizi futuri.
L’imprenditore non ha alcuna influenza sui costi fissi nel senso che le sue decisioni “attuali” non possono né limitarli né annullarli. Riconsideriamo il caso precedente dell’imprenditore che deve decidere se accettare o rifiutare l’ordine di 100.000 maglie.
- Se l’imprenditore accetta l’ordine dovrà sostenere i costi relativi alle retribuzioni degli impiegati e dei dirigenti, all’ammortamento del fabbricato e delle macchine, agli interessi passivi sui mutui.
- Se l’imprenditore non accetta l’ordine dovrà ugualmente sostenere i costi relativi alle retribuzioni degli impiegati e dei dirigenti, all’ammortamento del fabbricato e delle macchine, agli interessi passivi sui mutui. Proprio per il fatto che le “attuali” decisione dell’imprenditore non sono in grado di influire sui costi fissi è necessario disporre di un sistema di rilevazione, calcolo e controllo dei costi che li ponga in immediata evidenza tenendoli separati dai costi variabili. Infatti, è necessario tener conto del diverso comportamento dei costi variabili e dei costi fissi al variare del volume di produzione.
- Non accettando l’ordine di 100.000 maglie l’imprenditore rinuncia ai ricavi conseguibili dalla loro vendita. Tale rinuncia, però, potrà essere in parte addolcita dalla considerazione che almeno risparmierà i costi variabili che avrebbe dovuto sostenere accettando l’ordine.
- Ma nessun risparmio potrà essere conseguito per quel che riguarda i costi fissi in quanto essi matureranno comunque, indipendentemente dalle “attuali” decisioni dell’imprenditore.
Se siete interessati a ricevere un file in Excel di un piano dei conti riclassificato tra costi variabili e costi fissi con il sistema a margine di contribuzione, potete richiederlo inviandomi un messaggio con la vostra mail.
In un prossimo articolo introduco il significato del margine di contribuzione e il punto di pareggio (break even point).
Se siete interessati a condividere dei vostri quesiti in merito, scrivete le vostre richieste per ricevere gratuitamente informazioni.
Nessun commento:
Posta un commento
E tu cosa ne pensi?