di Mauro Rapa
L’Associazione Culturale La Via della Seta,
anche in regime di Covid, non poteva non
coinvolgere Soci ed Amici nel rendere “ Un
Omaggio alle Donne”.
Per questo, in collegamento con la piattaforma ZOOM, ha indetto un incontro tra coloro
che desideravano liberamente partecipare,
sia come ascolto che con una propria testimonianza, purché al femminile.
Ne è scaturita una serata emozionante dove
si è riso, si è riflettuto e ci si è pure commossi.
Questo grazie alle numerose testimonianze
che i partecipanti hanno portato. A tutti è stato concesso un tempo massimo di 5 minuti ed
il è caso di dire che quando si hanno cose serie ed importanti da esternare, 5 minuti sono
un tempo sufficiente, perché a tutti è bastato
per esprimere i concetti ritenuti importanti
e significativi da condividere con gli altri, a
dimostrazione che spesso, poche parole, se
sentite, sono più incisive di inutili, lunghi e
snervanti monologhi e dibattiti.
Ecco perché la serata è risultata leggera ma
allo stesso tempo intensa e significativa.
Come potrete rilevare dagli interventi che
qui di seguito riportiamo, ancora una volta, il
concetto tanto caro alla nostra Associazione,
quello di una cultura a 360°, è stato ampiamente confermato.
Se si vuole crescere, se si vuole aggregare
per stare bene insieme, non si può essere settoriali o monotematici. Se poi il tutto si basa
su interventi ed azioni fatte da persone competenti, ognuna per il proprio settore, professione, attività o passione, allora il cerchio si
chiude ed i risultati sono assicurati nel pieno
rispetto dell’articolo 2 del nostro statuto che
cita:
a - di favorire la crescita culturale, democratica e civile dei propri iscritti;
b - di stimolare, attraverso la propria azione,
lo sviluppo delle diverse tendenze ed aspirazioni sociali nell’interesse della comunità
locale.
Veniamo ora alla serata e ai temi trattati dai
Soci e dagli Amici intervenuti.
Il Dott. Roberto Budassi ci ha parlato di “La”
Covid 19 – Una storia al Femminile, mettendo
in risalto, con numeri alla mano ed esempi
concreti, quale sia stato il ruolo ed il prezzo
pagato dalle donne nell’affrontare questa
pandemia.
Lorenzo Rondina, il nostro docente per i corsi di lingua straniera, pur giovanissimo, con
grande sensibilità e realismo, ci ha parlato di
Ilse Weber, Scrittrice internata ad Auschwitz,
di ciò che lei ha fatto e tramandato da quella
tragica e, speriamo, irripetibile esperienza.
Ester Muscò, dottoressa in legge, appassionata di ogni forma di cultura e bellezza,
sceglie come testimonial femminile la giornalista e scrittrice Rula Jebreal, palestinese con
cittadinanza italiana, nonché “ambasciatrice
morale” della nostra nazione. Nel suo ultimo
libro “Il cambiamento che meritiamo”, pone
fortemente l’accento su come le donne stanno tracciando la strada verso il futuro. L’istruzione è l’arma più potente per l’indipendenza
delle donne.
Di Marco Polidori, poeta lucreziano, abbiamo letto la Poesia “Donne e Donne”, premiata al festival internazionale di letteratura di
Taormina nel 2012, una poesia intensa, drammatica ma tanto tanto bella e meritevole del
premio ricevuto.
Daiana Capoferri, la nostra stilista, titolare
dell’omonimo Atelier, nonché ispiratrice della formula di questa serata, ha raccontato la
vita di Franca Sozzani, Giornalista di Moda,
direttrice di Vogue e del suo modo innovativo
di concepire il ruolo della donna nella moda e
nella nostra società.
Gloriana Baldelli, ha esaltato il ruolo della
mamma Oderfla Gennari e ci ha deliziato con
alcuni “detti pesaresi” che la mamma spesso
le ripeteva e che lei fortunatamente ha trascritto e che per la loro veridicità non andrebbero mai persi.
Pierluigi Venturi, il nostro esperto di Economia, ha messo in risalto la figura di Joan
Robinson, la prima donna economista inglese
ad ottenere una cattedra a Cambridge. La Robinson è stata fonte d’ispirazione per economisti come i premi Nobel Stigliz e Sen e ha
contribuito fattivamente alla stesura della “
Teoria Generale dell’occupazione, interesse e
moneta (1936)” di Keynes. Le sue tante opere,
spesso fuori dal coro e mai banali, le hanno
donato l’appellativo de “la ribelle di Cambrige”. Inoltre, la sua costante ricerca di andare
oltre a quanto già studiato, rende particolarmente attuale il suo pensiero.
E’ toccato poi al Presidente Mauro Rapa,
rendere la serata un po’ più “leggera” omaggiando una donna, Teresa, che lui considera
la ispiratrice involontaria ma genuina di tutte “le frustèt” che vengono scritte a Isola di
Fano per la Festa di San Rocco. Ha letto una
delle tante frustate a lei dedicate e se volete gestire quantitativamente una polentata,
chiedete a Teresa.
Gloria Del Bianco la più giovane dei presenti, ha tratto da recenti studi, la storia di Egerìa,
una donna che è stata una scrittrice romana,
autrice di un Itinerarium in cui racconta il suo
viaggio nei luoghi santi della cristianità. Da
considerarsi la prima Donna Storica di ogni
tempo.
Ilaria Pierucci, in questa giornata dalla forte
carica evocativa, incentrando il suo intervento su un forte messaggio di emancipazione
e autonomia, non poteva esimersi dal parlare
di Virginia Woolf, la grande Scrittrice attivista
femminista, considerata figura di riferimento
della letteratura del XX secolo e della lotta
per la parità tra i sessi.
Paola Santi, con grande commozione, ci ha
parlato di Emma, la mamma, recentemente
scomparsa per Covid. E’ stato un racconto per
lei difficile e per tutti noi di grande pathos in
quanto siamo tutti consapevoli che, quando
chi ti ha insegnato tutto della vita, se ne va
senza che tu lo possa nemmeno salutare, è e
resta un vuoto incolmabile.
Dopo aver parlato di tante donne e dei loro
ruoli, ne mancava uno importante, decisivo
e meritevole: la moglie. Lo fa Alfio Magnesi
parlandoci della sua insostituibile compagna
nella vita e nel lavoro: sua moglie Gigliola la
quale è anche sua Socia e stretta collaboratrice nella sua azienda - la Ideostampa - dove
ricopre il fondamentale ruolo Amministrativo.
Alfio ci ha parlato di Lei e lo ha fatto con passione, rispetto e un amore tanto invidiabili
quanto reali e sinceri. Un racconto e un esempio di come, con ruoli, libertà e sogni diversi,
oggi più che mai, l’uomo e la donna possono
e debbono convivere nel rispetto della propria
famiglia, del lavoro e dell’amore reciproco.
Valerie Gattari, naturopata, dall’esotico
nome francese, ci ha parlato della mamma
che, giovane marchigiana espatria nella grande metropoli Parigina, poi si trasferisce in
quella Milanese ed ora, per il meritato riposo,
è ritornata nelle proprie terre, portando con
se una mentalità, una gestualità ed una visione della vita modernissime, ma intelligenti e
piene di umanità.
La conclusione non poteva essere se non
quella di dedicare alle nostre donne una poesia, scritta da una donna, Augusta Tomassini.
Lei ipovedente, autrice di innumerevoli poesie tradotte in tante lingue in tutto il mondo,
dalla sua Sterpeti, non potendo partecipare
alla serata, ci ha inviato “Donna” che così
termina…Donna, madre, moglie, amante, anche col passar degli anni bellezza splendente.
Non buttarti via, è sempre tempo di prendersi cura di te.
Un abbraccio a tutte le donne.
È possibile rivedere la serata cliccando qui.